Secondogenita di ben tredici fratelli e sorelle, ha svolto fin dalla più tenera età il ruolo di regina dei fornelli, imparando a cucinare per la propria famiglia fin dalla tenera età. Per un breve lasso di tempo fu affidata alle suore carmelitane del Collegio Stella Maris di Maiori, fino a che non si verificò la terribile alluvione che spazzò via case e palazzi, causando centinaia di morti e dispersi . Fu una notte tragica quella del 25 Ottobre 1954, ma per fortuna il complesso che ospitava centinaia di ragazzi tra cui Erminia ne rimase illeso. E cosi papà Domenico, trafelato si precipitò a Maiori per riportarla a casa – tutta presa da gran spavento, ma sana e salva – a fare in via definitiva la madre nella famiglia che continuava a crescere.
A distanza di tempo... si può tranquillamente affermare che quel tirocinio Le fu molto utile prima per dimostrare a sé stessa di non essere una sprovveduta e poi per diventare protagonista di una cucina ricca di fragranze semplici quanto raffinate, rare quanto pregiate. Ci piace citare alcuni piatti che compongono il suo vasto repertorio : Reginette al pesto furitano, Cavatelli alle foglie di capperi, Linguine alla colatura di alici, Totani e patate, Migliaccio, Minestra maritata e un’ infinità di altre leccornie.