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Da Amalfi a Furore, la Costiera delle meraviglie

Adorata da artisti e registi del calibro di Rossellini e Bergman, è una delle mete italiane preferite dagli stranieri

25-Marzo-2016

Le sue vedute panoramiche sono ritenute fra le più belle del mondo: la Costiera Amalfitana, solcata da una litoranea di settantina di chilometri scavata nelle rocce scoscese a picco sul mare tra i golfi di Salerno e Napoli, è uno degli itinerari più fotografati al mondo ed è fra le mete italiane in assoluto più adorate dagli stranieri.

Non solo per l’indiscutibile bellezza ed unicità della natura, ma anche per la piacevolezza della vacanza che qui si può trascorrere, fra arte e storia, vita attiva e relax, cibi dai sapori unici e vini di gran lignaggio. Tutelata dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, la Costiera è punteggiata da una manciata di incantevoli paesi e cittadine stretti tra il blu intenso del mare e il verde della macchia mediterranea. Il profumo è quello dei limoni, dei gelsomini, del rosmarino e delle erbe aromatiche che vi crescono spontanee.

La Costiera più selvaggia – Da Paiano (la cui chiesa di San Luca Evangelista vale una sosta per ammirarne lo straordinario pavimento di maioliche), si entra nel tratto più selvaggio e a strapiombo della Costiera Amalfitana, in cui la montagna pare squarciata da gole profonde, come quella, incantevole, di Furore. Al largo, i tre scogli (Li Galli) delle sirene cantate da Omero nell’Odissea. Furore, noto come il Paese Dipinto grazie ai coloratissimi murales realizzati negli anni da noti artisti, è uno dei set più scenografici del cinema italiano. Fra i primi, Roberto Rosellini vi ha ambientato un episodio del suo film Il Miracolo e con Anna Magnani, che ne era la protagonista, vi aveva comprato casa. Affascinati dall’incanto e dall’unicità del luogo, a breve distanza vi hanno girato episodi dei loro film Pasolini, Bergman e altri grandi maestri. Ex borgo di pescatori, restaurato e recuperato con amore dai suoi abitanti e dai molti viaggiatori che ne sono rimasti incantati e vi hanno acquistato casa, Furore racconta la sua storia nell’ecomuseo, che raggruppa strutture industriali quali cartiere e mulini risalenti al XVII secolo.

Il tuffo nel fiordo – Una curiosità che richiama appassionati e curiosi da tutto il mondo è il Campionato mondiale delle grandi altezze, in cui si cimentano tuffatori di tutto il mondo gettandosi a capofitto nell’acqua verdissima del fiordo. Eccellenti i vini che provengono dagli arditi terrazzamenti su cui sono piantate antiche vigne, incomparabile la cucina che mette in tavola quanto di meglio viene prodotto dalle materie prime, frutto generoso di questa terra fertilissima e di questo mare pescoso. Ne è il portabandiera più autentico e conosciuto l’Hostaria Bacco, panorama incomparabile sul Golfo, cucina semplice e di qualità che attinge a piene mani alla tradizione e mette in tavola primi piatti lavorati a mano come i Ferrazuoli di Nannarella, i Cavatelli si capperi di Furore, il Filetto di Bacco, totani e patate.

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