Si tratta di un dolce tipico di questa località della Costa d’ Amalfi, con ingredienti poveri, semplice e genuino, ma buonissimo.
Negli ultimi anni, con frequenza sempre maggiore, si è iniziato a parlare di “Chilometro zero”, la nuova filosofia di consumo che prevede l’acquisto di prodotti agroalimentari direttamente in loco, al fine di ridurre l’inquinamento e di dare maggiore risalto alle tradizioni locali, offrendo agli utenti prodotti freschi e di stagione, quindi puntando molto alla qualità dei prodotti messi sul mercato.
Si è iniziato a parlare molto anche di “biologico”, di “stagionalità dei prodotti” e si è iniziato un processo di “ritorno alle origini”, optando per i prodotti della propria terra, seguendo ricette tradizionali e locali.
Questo perchè l’alimentazione ha assunto e assume di anno in anno sempre maggiore importanza: dopo anni di surgelati e prodotti pronti, forse ci si è resi conto che il cibo influisce molto sulla qualità della vita, sia in termini di salute, che in termini dell’umore, che è quasi dire la stessa cosa.
La Costiera Amalfitana, con il suo clima ottimale, reso dolce dal benefico influsso del mare, ha basato sui suoi prodotti tipici tutta la tradizione gastronomica, piuttosto eterogenea e variegata.
Andiamo a vedere la ricetta delle cicale di Furore nella sua semplicità e nel suo gusto unico.