“Piatto monumento della nostra gastronomia più autentica, ci spiegano, la minestra maritata, discende dalla olla potrida spagnola, meglio nota nel ‘600 come “pignato grasso” e magnificata dal Del Tufo, dal Corrado e dal Cavalcanti, i nostri tre grandi gastronomi. Questa meravigliosa minestra, nella quale le verdure si “maritano” con il “salsiccione” è un piatto unico, classicamente invernale, da non confondere con la minestra di Pasqua, detta de’ carduncielli, che può essere considerata sua gemella. Va detto che la carne di maiale deve essere quella conservata sotto sale, mentre le verdure sono cicoria, scarola, lattuga, cardoncello, borragine, broccolo nero, cavolo cappuccio, lattarola, finocchietto selvatico, possibilmente spontanee, raccolte con grande pazienza e dosate con altrettanta sapienza”.