Nel suo libro “Vieni con me”, Roberto Saviano elenca le ragioni per le quali, nonostante tutto, vale la pena di vivere. Io ho predisposto un decalogo, individuando i motivi per i quali si può andare orgogliosi di essere napoletani. Ed ecco a Voi:
- Essere conterranei di Giordano Bruno;
- L’ idea di porre all’ingresso di casa uno zerbino con la scritta “Stevemo scarze!”
- ‘Na pacienza ‘e Giobbe, eterna la definisce Carlo Levi in “Cristo s’è fermato a Eboli”
- La forza narrativa di Giovambattista Basile, saccheggiato da scrittori di mezza Europa
- La ricchezza della lingua con espressioni come ‘nganne ‘nganne, aummo aummo
- La capacità di mantenere la calma, minimizzando ansie e paure con la fatidica frase: “E’ cosa ‘e niente!”
- L’intelligenza di controbattere l’insulto razzista dei tifosi del Verona:“Vesuvio pensaci tu!” con analogo striscione recante: “Giulietta è ‘na zoccola!”:
- La voce del più grande tenore della storia della lirica: Enrico Caruso
- La facoltà di sapersi regolare e di poter fare a meno dei regolamenti
- La rivolta dei contadini del Sud bollata come Brigantaggio.
E, per finire, fare l’amore in un pomeriggio d’estate. Al Sud.
Raffaele Viviani