Baccofurore Amalficoast – Albergo dipinto & Hostaria di Domenico Bacco
Avevo lasciato la gustosa cucina mediterranea della signora Erminia un piovoso novembre del 2018 … mi dissi che sarei tornata presto … perché io a quel suo sorbetto al limone non sapevo resistere … ma non fu così!
Alcuni anni dopo, avendo letto del rinnovato giudizio dato della MICHELIN Guide su questa struttura …
“Dalla costa, fra tornanti e piccole frazioni, ci vuole pazienza per arrivare a Furore (Italia), comune che si sviluppa lungo la strada reso celebre dalla cantina vini Cantine Marisa Cuomo (proprio sull’altro lato rispetto al ristorante). Una volta arrivati quassù, tuttavia, l’ampia vista sul mare avrà ripagato ampiamente il breve viaggio. Anche la cucina vi darà soddisfazione, proponendo la fragranza di ingredienti locali cucinati tra tradizione e un pizzico di fantasia. Le confortevoli camere, quasi tutte panoramiche, sono state recentemente rinnovate”
… mi sono detta che fosse arrivato il momento giusto!
Eccomi allora, in una tiepida domenica di inizio settembre, lasciare la Strada Statale Amalfitana al bivio per la collinare Agerola ed intraprendere quella sinuosa ascesa di circa 8 km che porta nel “terroir” di Furore (uso il lessico francese non a caso) perchè non solo è uno di borghi più suggestivi della Costiera Amalfitana, patrimonio UNESCO conosciuto per il suo suggestivo Fiordo, ma perché da un punto di vista enoico il Fiorduva rappresenta oramai un’eccellenza di cui noi italiani possiamo andare orgogliosi.
Ritrovo ancora le casette aggrappate alle pendici dei monti, la verdissima vegetazione arrampicata tra rocce e strapiombi, gli inaspettati filari d’uva terrazzati, gli scorci panoramici che si aprono all’improvviso e poi … poi c’è l’Hosteria Bacco Furore.
Apparentemente nulla è cambiato in questa bianca architettura mediterranea con una meravigliosa terrazza affacciata sul mare ma il “ventaglio” di targhe appese al muro che fa capolino all’ingresso del locale mi fa capire come l’impegno di Domenico Bacco -nel promuovere il marchio di famiglia nel mondo enogastronomico- abbia raggiunto i suoi obbiettivi. D’altronde sono oggi lui e sua moglie Imma gli araldi di questa piccola grande impresa amalfitana.
Rinnovati sono gli ambienti interni, rinnovata è oggi la struttura ricettiva che si distingue iconicamente sia per la tipologia che per la qualità della proposta, rinnovata è la cucina oggi guidata da Raffaele Afeltra, rinnovata è la sala che mi sembra tutta al femminile.
D’altra parte, però, potrei dire che immutato è il rapporto tra gli interni ed il panorama, immutata è la poetica pittorica che lega il paese all’albergo, immutata è la qualità delle materie prime, immutata è la gentilezza di ci mi accoglie e chi mi serve … fino al signor Fernando (che più che essere un barman è il caffè istituzionalizzato).
Quello che però mi piace sottolineare è che in un giorno in cui il patron Domenico era assente tutta la struttura ha girato alla perfezione: questo è tipico di un grande ristorante!
“La cucina” mi chiedete? Questa mi appare una di quelle situazioni in cui segnalare un piatto possa sembrare un demerito per quello non citato: perciò vi dico che se amate il mare, le cotture autentiche, i piatti generosi, i colori, i sapori ed i profumi della costiera questo è il posto che fa per voi … poi vi accorgerete che gli abbinamenti con i vini di Marisa Cuomo faranno la differenza!
Nieva Zanco, La Consiglieria, #mystorywithmichelin
